Il presidente della Commissione elettorale George Chiweshe si rifiuta di confermare ufficialmente i risultati, in attesa di una riunione oggi pomeriggio durante la quale si ricontrolleranno le cifre con i candidati.. [ndGlò: hai voglia la trasparenza!]
Crolla l'ipotesi del Governo di transizione, rifiutata ufficialmente da Robert Mugabe e sostenuta dall'ambasciatore dello Zimbabwe alle Nazioni Unite. Morgan Tsvangirai non vuole Mugabe al Governo, anche se accetterebbe membri del suo partito, lo Zanu-PF, che abbiano chiuso definitivamente con Mugabe.
La situazione nel Paese anche per gli stranieri non è facile: si pensi ai giornalisti incarcerati, come Barry Bearak dichiarato 'colpevole di giornalismo' [aveva un visto turistico mentre in effetti stava monitorando le elezioni], Stephen Bevan [accusato anch'egli di fare giornalismo senza accredito], Jonathan Clayton ed un cameraman freelance.
La comunità internazionale non sta muovendo un dito per risolvere la crisi nel Paese, tra gli appelli alla mediazione delle Nazioni Unite, la Gran Bretagna che si schiera con Tsvangirai, Thabo Mbeki che temporeggia e strizza un occhio a Mugabe e la nave cariche d'armi in arrivo dalla Cina [che però sembra stia ritornando indietro].
Fonti: RadioFranceInternationale,ma anche Times e Repubblica.it
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