Poor people's summitBamako, 4 luglio - Parallelamente al summit dei Grandi Otto del 7-9 luglio ospitato ad Hokkaido, un migliaio di persone provenienti da Europa, Africa e Asia prenderanno parte, a partire da domenica, ad una manifestazione no-global in Mali contro il G8 (nella foto il congresso dell'anno scorso). ''Vogliamo mostrare ancora una volta che un altro mondo e' possibile'', ha dichiarato Barry Aminata Toure, presidente della Coalizione africana Debito e Sviluppo (Cad-Mali). ''Il summit dei poveri'' e' stato organizzato dal Cad-Mali nella citta' di Koulikoro, a circa 50 chilometri e est della capitale Bamako. ''Daremo voce ai contadini, alle donne e ai giovani africani. Non lasceremo il nostro destino nelle mani dei Paesi ricchi - ha proseguito Toure - Discuteremo dei fallimenti politici nei Paesi poveri nel campo dell'educazione, nella questione degli enormi debiti pubblici e nelle false promesse di maggiori aiuti per lo sviluppo'' (asca).
Yesterday was opened the European Union - Africa summit: Darfur's not in the agenda
Lisbona ospita da ieri il secondo vertice Unione Europea-Africa, a cui partecipano 70 capi di Stato e di governo dei due continenti. Parlamentari, scrittori e intellettuali europei e africani hanno lanciato numerosi appelli ai leaders europei affinchè si parlasse di Darfur e Zimbabwe. Anche 50 tra ONG e associazioni per i diritti umani, tra cui Italians for Darfur, hanno inviato una lettera di condanna per l'assenza del Darfur e dello Zimbabwe dall'agenda ufficiale del summit.
Al-Bashir e Mugabe presenti, Gordon Brown assente per non incontrarli. Cresce il sospetto che non si voglia parlare dei problemi più scottanti. L'Europa cerca, in sostanza, di recuperare terreno rispetto alla Cina, la più agguerrita concorrente in affari, che non pone domande e non pone vincoli. L'obiettivo, palesato da IlSole24Ore, è quello di riprendere in mano la situazione.
L'appello del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, che condanna i ritardi della missione ONU in Darfur e l'atteggiamento ostativo del Sudan, cade nel vuoto: nessun Paese fornirà i 24 elicotteri necessari all'impiego della forza di pace ONU in Darfur. Un nuovo rapporto, che sarà presto presentato al Consiglio dei Diritti Umani dell'ONU, denuncia inoltre che tra il 15 giugno e la metà di novembre ben 15 attacchi aerei e terrestri sono stati compiuti dall'esercito sudanese causando l'uccisione di centinaia di civili e lo stupro di altrettante donne.
Questo mese, Presidente del Consiglio di Sicurezza è l' italiano Marcello Spatafora. Scrivete a questo indirizzo per chiedere al Consiglio di Sicurezza ONU di dare una svolta alla crisi in Darfur (Fonte: Italians for Darfur):
Ambassador Marcello Spatafora
Permanent Mission of Italy to the United Nations
Two United Nations Plaza, 24th Floor
New York, NY 10017