Avrebbe dovuto aprirsi domenica a Mogadiscio la quarta conferenza per la pace in Somalia, ma i lavori non sono nemmeno cominciati.
Per tutta la mattina le agenzie hanno parlato di ritardi nell’apertura dei lavori, dando poco credito alle voci insistenti dei giorni precedenti, che parlavano di un ennesimo rinvio, solo accennando al boicottaggio da parte degli integralisti islamici, che, nonostante fossero invitati al tavolo, minacciavano di morte chiunque intendesse partecipare al vertice. Nel primo pomeriggio, alcune granate, almeno sette, secondo alcune fonti giornalistiche locali, sarebbero cadute non lontano dal luogo della conferenza. Alcune fonti parlano di una dozzina di feriti e di almeno 3 vittime, ma le notizie sono difficili da confermare.
Infine, l’annuncio: la conferenza è saltata di nuovo. Il vertice è stato aggiornato a giovedì 19. Motivazione ufficiale: permettere ai tanti assenti di arrivare in città per i lavori. Poche ore dopo, a Mogadiscio è riesplosa la violenza: due esplosioni hanno dilaniato la città, beffando tutte le misure di sicurezza. Colpiti il mercato di Bakara, e soldati governativi nel sud della città. In totale almeno una trentina di morti, decine i feriti.
Nel frattempo fino al 26 luglio decolleranno dalla base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite di Brindisi due voli organizzati dalla Cooperazione italiana in favore dei profughi somali accolti nelle strutture di assistenza in Benadir, Medio e Basso Sceseli e Bay. L'operazione, secondo quanto precisa la Farnesina, prevede l'invio di 28 tonnellate di aiuti per un valore complessivo di circa 260 mila euro. I beni saranno distribuiti a cura di 'ITALIA AIUTA' - il primo coordinamento di ONG Italiane per gli aiuti umanitari - in raccordo con l'Ambasciatore d'Italia presso il Governo Federale Transitorio Somalo.
Fonti: www.nigrizia.it, www.vita.it
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