Monday, 2 July 2007

Il 20 luglio riparte il processo alla Pfizer

Il governo nigeriano ha chiesto 7 miliardi di al colosso farmaceutico statunitense Pfizer con l'accusa di aver sperimentato medicinali senza autorizzazione su 200 bambini: 18 i bambini morti secondo la Nigeria.

È aggiornato al 20 luglio il processo che vede la Pfizer sotto accusa per aver violato la legge nigeriana, la Dichiarazione internazionale di Helsinki e la convenzione ONU sui diritti dei bambini. Fatica a partire il processo intentato dal governo contro il colosso farmaceutico statunitense. Sotto accusa la sperimentazione avviata dall'azienda americana 11 anni fa. Un processo che si è aperto i primi di giugno e che ieri il giudice dell’Alta Corte Federale di Abuja ha deciso di aggiornare al mese prossimo, dopo aver respinto la richiesta dell’accusa di presentare nuovi elementi.

Nel 1996 in Nigeria scoppia un’epidemia di meningite che si diffonde presto in tutto il paese. L’azienda americana Pfizer risponde alla richiesta di aiuto lanciata dall’OMS e dal governo nigeriano, e invia un team di medici da New York nello stato di Kano, nel nord del paese. I medici, oltre alle normali operazioni sanitarie, partono con un progetto di sperimentazione di un farmaco nuovo: il Trovan. 200 bambini vengono usati come cavie: a 99 viene somministrato un alto dosaggio di Trovan, al gruppo di paragone, gli altri 101, viene dato invece un basso dosaggio di Ceftriaxone, farmaco già noto e in uso.

Ma la medicina non funziona: 18 bambini muoiono, 11 secondo la Pfizer, tutti subiscono gravi conseguenze, chi perde la vista, chi l’udito, chi resta paralizzato. Un’iniziativa non autorizzata, tenuta nascosta dai genitori dei bambini, che non hanno avuto possibilità di scegliere se sottoporre i figli alla sperimentazione o affidarsi ai normali antibiotici in uso. Un’operazione trasparente secondo la Pfizer: tutti ne erano a conoscenza, anche il governo. Un farmaco mai testato prima sull’uomo, è un’altra delle accuse. Un farmaco in una fase di sviluppo avanzato e già valutato su 5000 pazienti, secondo la difesa della casa farmaceutica.

La Pfizer, invece, conferma la morte di soli 11 dei bambini, e sostiene di non poter affermare con sicurezza che la causa dei decessi e delle malformazioni sia stato proprio il principio attivo del Trovan. Eppure il farmaco, mai approvato per il trattamento della meningite, è entrato nel commercio americano nel 1997, e in meno di due anni è stato segnalato dalla Food and drug amministration per l’alto “rischio di tossicità epatica e mortalità” legato al suo uso. L'Unione Europea lo ha invece ritirato totalmente dal mercato.

Nei confronti della Pfizer sono aperte 3 diverse azioni giudiziarie; 31 i capi d’accusa che pendono sull’azienda statunitense, la sua sussidiaria in Nigeria e 10 dipendenti. Ai 7 miliardi di dollari di indennizzo richiesti dal governo nigeriano si sommano i 3 chiesti dallo Stato di Kano: 10 miliardi in totale, che metterebbero in seria crisi il colosso farmaceutico, e ne demolirebbero l’immagine. Una cifra esorbitante, motivata anche da un pericoloso “effetto collaterale” : la popolazione nigeriana, soprattutto nel nord musulmano, dallo scoppio dello scandalo diffida della medicina occidentale. Sono stati distrutti ambulatori e boicottate le campagna di vaccinazione, secondo l’OMS cresce pericolosamente il rischio del diffondersi di poliomielite e altre malattie infettive.

Sara Milanese, su www.nigrizia.it

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