Friday, 2 March 2007

Nuovo farmaco antimalarico a basso costo

Pensato soprattutto per i bambini, si chiama Asaq e si basa sulla combinazione di due principi attivi diversi. E’ stato realizzato dal colosso farmaceutico europeo Sanofi-Aventis in collaborazione con la Drug for Neglected Diseases Iniziative, un’organizzazione non-profit che fa capo a Medici Senza Frontiere. Privo di brevetto, potrà essere prodotto anche da altre case farmaceutiche.
La malaria, insieme all’AIDS, è considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la malattia più pericolosa al mondo. Ogni anno causa la morte di 1,5-2 milioni di persone, concentrati nel sud del mondo. Sempre secondo la OMS, il 90% delle vittime sono bambini africani. Le aree più colpite sono infatti le regioni tropicali e subtropicali del continente nero, soprattutto la zona subsaharariana. Solo per l’Africa, si calcola un peso economico complessivo annuo di 8 miliardi di dollari.

Alcuni trattamenti antimalaria esistono già, ma hanno costi troppo alti per poter avere una rapida e significativa distribuzione nelle zone povere del pianeta. Sembra inoltre che almeno due diversi bacilli malarici abbiano sviluppato una resistenza ai farmaci finora studiati ed utilizzati. Erano già state studiate terapie che prevedevano combinazioni di più farmaci. Ma che andavano incontro a problemi di costo, nonché a difficoltà di somministrazione.

Asaq è la sigla di artesunate amodiaquine. Sono i due principi attivi che compongono il nuovo farmaco. A Sanofi-Aventis il merito di essere riuscita a combinarli in una sola compressa. I vantaggi sono chiari: i due componenti attaccano due diversi aspetti del parassita. Che, seppur resistente ad uno, sarà vulnerabile all’altro. Una sola pastiglia, due volte al giorno per un adulto, una volta al giorno per un bambino. Quindi ridotte difficoltà di somministrazione: le precedenti terapie combinate richiedevano l’ingerimento di sei capsule al giorno.Il farmaco non è stato brevettato: questo significa che altre aziende farmaceutiche potranno produrlo senza costi straordinari. Questo dovrebbe incentivare la concorrenza, e ridurre ulteriormente il costo del medicinale, che inizialmente verrà prodotto in Marocco. Risolte le questioni inerenti l’efficacia e la produzione, resta aperto il problema della distribuzione: raggiungere tutte le zone infestate dalla malaria non sarà certo facile.

Alberto Manara, fonte: www.nigrizia.it

1 comment:

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