Friday, 28 March 2008

Migrante

Oggi ho incontrato un uomo con una bicicletta, mi rivolge la parola e penso, col mio bel carico di pregiudizi ben saldo sulle spalle: ecco, come dice Hannerz, la persona che in stato di isolamento, cerca di fare amicizia con chichessia. [In effetti di personaggi del genere ne incontro in continuazione in biblioteca, non è del tutto colpa mia, né tantomeno dell'incolpevole Ulf Hannerz]. Tornando all'uomo, mi chiede con parlata straniera se ho un lavoro da dargli, come domestico. Gli dico di no, ed intanto mi accorgo che sulla bicicletta e sulle sue spalle ha .. tutto, non 'di tutto' ma proprio 'tutto'. È davvero carico: coperte, vestiti, tutto in bell'ordine e tutto legato e piegato, come ogni tanto si vedono i turisti tedeschi per Verona, che te li immagini partiti in quel bell'ordine da un villaggetto sperduto tra le valli intorno a Monaco..

La bicicletta è molto bella, mi racconta che gliel'hanno data in cambio del lavoro di 3 giorni.

Dice anche che viene dalla Romania, è appena arrivato e che si sta dirigendo a Vicenza, ma che intanto cerca lavoro. L'ho inviato al Centro per l'Impiego, chissà se ci arriverà, sulla base delle mie indicazioni. Non mi veniva in mente niente di meglio al momento.

Ad ogni modo, ecco: questa è l'immagine che serberò di migrante, con tutto il suo bagaglio di coraggio, incoscienza, disperazione, fame e speranza. Ben diversa dai migranti che sono solita incontrare, che invece sono in una fase successiva, di (ancorché) minima stabilizzazione, di ricongiungimento familiare, etc.


Io non lo so, ma ancora da ieri sera durante la visione di Annozero, mi chiedo se la Santanché vorrebbe che tutti i cittadini stranieri, prima di ricevere la cittadinanza italiana dopo i 10 anni (ma che poi sono alcuni di più) canonici, fossero come quel ragazzo, con le coperte su una bicicletta e via a dormire sotto le stelle o in un dormitorio Caritas, dato che non debbono aver libero accesso alle case popolari, riservate ai cittadini italiani.

2 comments:

Alain said...

La Santanché, o chi per lei, vorrebbe che lo straniero che prende la cittadinanza italiana fosse un pluri-miliardiario con 4 lavori e una famiglia che vota destra (magari La Destra..). Insomma, il perfetto straniero da accogliere "tra i nostri"! Pur che non abbia qualche religione strana!

Purtroppo, in questo modo, si perdono di vista i diritti fondamentali dell'Uomo lasciando crudelmente (e forse con un pizzico di ignoranza) spazio alle frontiere, alle bandiere, alle religioni e al concetto di proprietà.

Buon fine settimana a tutti ed in particolare a quel romeno!

Glò said...

Sono d'accordo, i concetti di frontiera, di confine, di nazionalità sostituiscono quelli legati alla dignità umana ed al rispetto per la persona.
Dignità umana che, secondo alcuni, è da rispettare principalmente (solamente?) all'inizio e alla fine della vita, contro aborto ed eutanasia.