Da anni Ncube (in foto), arcivescovo di Bulawayo, la seconda città dello Zimbabwe, è impegnato nella lotta per i diritti umani nel suo Paese. Dal mese di marzo organizza manifestazioni contro il governo Mugabe, di cui è un fiero avversario. In luglio ha invocato l'aiuto internazionale per liberare il Paese dalla dittatura. Il 10 luglio dichiara pubblicamente che Mugabe è un megalomane.
La risposta (del governo, ndG) non si fa attendere: il 16 luglio viene accusato di adulterio dal marito della donna che è ritratta con lui nelle foto, che vengono pubblicate l'indomani.
Il papa, dopo una breve indagine, ha deciso di chiedergli le dimissioni. I pedofili, invece, li si sposta. Logiche ultraterrene, che noi umani non possiamo comprendere. Senza contare che se il papa chiedesse le dimissioni a tutti i prelati africani che violano la castità, avremmo un'Africa un pò meno cattolica.
"In Zimbabwe, tra l’altro sono severamente puniti con il carcere rapporti omosessuali o gli stupri, non i rapporti sessuali tra adulti consenzienti", spiega il prelato al corriere. "Non posso, per motivi procedurali in corte, e non voglio, per motivi personali, parlare di questa storia. Comunque sono entrati clandestinamente in casa mia e hanno piazzato delle macchine fotografiche, il che è vietato dalla legge. Poi nelle accuse di adulterio prodotte in tribunale non hanno indicato nessuna data di quelle foto. Quindi senza data, le accuse sono nulle e io non ammetterò mai che quelle foto sono vere". Nelle foto, peraltro, non è evidente che si tratti del prelato.
Come sostiene il prelato, l'accusa è prettamente politica e strumentale. La sua ostilità verso Mugabe risale all'inizio degli anni '80, quando Ncube è stato testimone dei massacri ordinati da Mugabe nel Matebeland, la regione di Bulawayo. L'esercito regolare (all'epoca addestrato dai nordcoreani) massacrò nella più assoluta indifferenza internazionale almeno 20 mila persone, civili inermi e disarmati, nonostante la propaganda del regime parlasse di irregolari pericolosi e armati.
La risposta (del governo, ndG) non si fa attendere: il 16 luglio viene accusato di adulterio dal marito della donna che è ritratta con lui nelle foto, che vengono pubblicate l'indomani.
Il papa, dopo una breve indagine, ha deciso di chiedergli le dimissioni. I pedofili, invece, li si sposta. Logiche ultraterrene, che noi umani non possiamo comprendere. Senza contare che se il papa chiedesse le dimissioni a tutti i prelati africani che violano la castità, avremmo un'Africa un pò meno cattolica.
"In Zimbabwe, tra l’altro sono severamente puniti con il carcere rapporti omosessuali o gli stupri, non i rapporti sessuali tra adulti consenzienti", spiega il prelato al corriere. "Non posso, per motivi procedurali in corte, e non voglio, per motivi personali, parlare di questa storia. Comunque sono entrati clandestinamente in casa mia e hanno piazzato delle macchine fotografiche, il che è vietato dalla legge. Poi nelle accuse di adulterio prodotte in tribunale non hanno indicato nessuna data di quelle foto. Quindi senza data, le accuse sono nulle e io non ammetterò mai che quelle foto sono vere". Nelle foto, peraltro, non è evidente che si tratti del prelato.
Nel frattempo il marito della donna ha chiesto un risarcimento di 20 mliardi di dollardi dello Zimbabwe, circa 80mila euro. Tenendo conto che l'inflazione nel Paese è al 7500%, la richiesta si apprezzerà considerevolmente.
Come sostiene il prelato, l'accusa è prettamente politica e strumentale. La sua ostilità verso Mugabe risale all'inizio degli anni '80, quando Ncube è stato testimone dei massacri ordinati da Mugabe nel Matebeland, la regione di Bulawayo. L'esercito regolare (all'epoca addestrato dai nordcoreani) massacrò nella più assoluta indifferenza internazionale almeno 20 mila persone, civili inermi e disarmati, nonostante la propaganda del regime parlasse di irregolari pericolosi e armati.
6 comments:
Ottimo post.Per la chiesa l´adulterio è più grave del genocidio.
Vedo che come me siete entrambi di Verona!Ma in che famiglia siete nati per dire queste cose?Dal letame nascono i fiori, c´é poco da fare.Io me ne sono scappato in Finlandia.
Un mio amico una volta mi ha detto che davanti a Dio tutti i peccati sono uguali. Quindi chi convive invece di sposarsi, fa peccato tanto quanto un pedofilo.
Nell'occasione, gli dissi che quello di cui mi parlava non era un Dio in cui potevo credere.
Penso che lo stesso discorso valga per la corruzione, la tortura, l'eliminazione fisica degli avversari politici perpetrati da Mugabe: devono avere lo stesso peso dell'infrazione del voto di castità di un prete...
Anzi, di meno, a quanto pare.
@ anonymous: ti ringrazio. Sì, magari non è più grave l'adulterio del genocidio per la chiesa, però sto giro sembra sia andata così, hai ragione.
Hai fatto bene ad andartene!!! Per non parlare della sventura che si è abbattuta sulla nostra amata città negli ultimi mesi.. il nuovo sindaco! T'assicuro che, almeno per me, non è facile 'pensarla così' e vivere a Verona.
@klochov: sì, in effetti è impressionante. Che B16 abbia dato credito alle prove portate da un dittatore sanguinario per giudicare un suo prelato, che ha semplicemente peccato, è quantomeno umanamente aberrante. Io poi non sono cattolica, quindi mi è più facile criticare.
Ma io penso sia aberrante il particolare dal messaggio portato da Gesù circa 2000 anni fa.
Lascia perplessi...Molte decisioni della Chiesa lasciano molto perplessi! L'impunitá dei pedofili...la castitá prima del matrimonio...il no all'aborto...no ai dico...il rifiuto totale dell'omosessualitá (tra l'altro intesa come malattia)...il nauseante perseguimento della famiglia "normale" come se ci fosse uno standard e fossimo tutti uguali (inteso come "cloni"). D'altra parte in Africa si utilizzano ogni mezzo per allontanare i nemici politici! Non per niente Mugabe & co vengono considerati dittatori. Persone come Ncube dovrebbero essere tutelate...per quella tanto acclamata democrazia di cui ci vogliamo fare esportatori(noi occidentali)!
Io sono nato a Verona, ma ho avuto la fortuna di vivere 10 anni in Costa d'Avorio. Fino ai 13 anni insomma non sapevo realmente che cittá fosse Verona. Devo dire che la chiusura mentale e il pensiero padano (Italia agli Italiani, Verona ai Veronesi...) compromettono l'internazionalizzazione della pur sempre piccola Verona provinciale. E' brutto da dire..ma anche se l'apparenza potrebbe ingannare (vedi l'urgente necessitá di "decoro" da parte del neo sindaco) siamo arretrati e non vedo miglioramenti in un futuro prossimo!!
Che dire....tristezza...
dai su, Alain. Pensiamo al fatto che ci sono alcune persone che la pensano diversamente e che spesso questi sono i più giovani... chiaro che è una continua lotta contro pregiudizi, schemi mentali e costruzioni.. ma anche a Verona c'è molto di più dell'elettorato di Tosi (anche se per trovarlo bisogna cercar per bene). Diciamo che sono un'ottimista e mi piace pensarla così!
Certo certo! Sono un'ottimista anch'io..anche se il mio commento poteva far pensare altrimenti. E' altrettanto vero, però, che quei giovani di cui tu parli a Verona è davvero difficile trovarli! Ma niente paura! Lotteremo a suon di musica e cultura!
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