Monday, 30 April 2007

Costa d'Avorio: manca la libertà di stampa sotto il presidente Gbabo

Charles Blé Goudé si autoproclama «général de la rue», «generale della strada» e con i gruppi dei "Giovani Patrioti" esegue assalti e violenze per il partito presidenziale, il Fronte Popolare Ivoriano (FPI), in particolare contro organi di stampa. Il pretesto sbandierato per le loro scorrerie è quello dell'insoddisfazione popolare.
La sua storia è assurda ed emblematica: nato nel 1972, nel 2002 ha conseguito un master in gestione e prevenzione dei conflitti in Inghilterra. Ritornato nel proprio Paese, il 26 settembre 2002 fonda l'"Alleanza dei Giovani Patrioti per il Balzo Nazionale", che si definisce da subito come un movimento combattente. Il 25 marzo 2004 lo ritroviamo a dare man forte alle forze dell'ordine durante la repressione delle forze d'opposizione che manifestano sostegno al processo di Marcoussis: si conteranno 120 morti e 20 dispersi scomparsi nelle file degli oppositori.
Nel maggio 2004 dichiara di non voler più vedere i giornali d'opposizione nelle edicole e che se ne assumerà le conseguenze. Di qui parte l'azione contro i giornali d'opposizione e l'assalto alla televisione RTI. Egli richiama alla violenza contro i ribelli ed i "colonialisti", specialmente i francesi ed i militari francesi.
All'inizio del 2006 i "Giovani Patrioti" aggrediscono ancora una volta dei giornalisti ed occupano la televisione pubblica per trasformarla in un organo di propaganda. Erigono barricate sulle strade di Abidjan contro le truppe delle Nazioni Unite.
Tutto ciò mentre il loro leader sostiene di ispirarsi ai principi della non-violenza e dichiara che i propri modelli sono Gandhi, Mandela e Martin Luther King.

I "Giovani Patrioti" non sono mai stato sanzionati nel loro Paese, ma vennero ufficialmente condannati dall'ONU. Essi considerano la stampa antagonista come un bersaglio e questo trattamento viene riservato anche ai mezzi di comunicazione stranieri che, dal loro punto di vista, devono esser fatti tacere a tutti i costi.

Fonte: http://www.rsf.org/article.php3?id_article=13584

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