Friday, 6 June 2008

Democrazia e coca-cole

Democracy and cokes

In occasione del World Economic Forum on Africa a Cape Town, il responsabile mondiale di Coca-cola, Neville Isdell (nella foto), ha rilasciato una interessante intervista, in cui si gloria delle notevoli crescite di Coca-cola in Africa, sottolineando il fatto che la crescita del fatturato sia superiore nei regimi democratici (in particolare Sudafrica, Tanzania, Ghana), rispetto a ciò che avviene in quelli autoritari.
Sostiene soprattutto che lo sviluppo economico nei regimi oppressivi porta allo sviluppo di elementi democratici, poiché l'aumento del PIL porta all'arricchimento di un'ampia fascia della popolazione, che poi "pretenderebbe" regimi maggiormente libertari. Il ragionamento è corretto e non lo dico io ma lo aveva già chiarito a suo tempo l'emerito e geniale Amartya Sen. Solo che mentre Sen, almeno secondo la lettura della giovane ingenua che ero, vedeva lo sviluppo come mezzo per conseguire la libertà (nell'accezione di maggiori possibilità di scelta, di opportunità per gli esseri umani), il signor Isdell non nasconde di vedere positivamente l'instaurarsi di democrazie in funzione della vendita di bottigliette di liquido scuro.
Dirò una banalità, ma l'entusiasmo sfrenato per la democrazia del signor Isdell a me fa balenare qualche idea sul perché della corsa yankee alla democratizzazione del mondo... a voi no?
E soprattutto, che cosa è democrazia?
Lasciamo la parola al sig. Isdell: "I think the real qualifier for democracy to be not just a vote once, but really to take root is a functioning middle class" cioè, nella mia traduzione sbilenca, 'penso che il vero qualificatore della democrazia sia non solo il voto una tantum, ma il radicamento di una classe media che funziona'... Fantastico! Basta una classe media, ed il gioco è fatto! Un'ampia classe media che si scoli litri su litri dei preziosi liquidi della Coca-cola company!
MA, allora, non è necessaria la democrazia in senso ampio, con un minimo di propositi egualitari, basterebbe un minimo di regime stabile che dia la possibilità ad ogni abitante di uscire e di andarsi a comprare con tranquillità la sua lattina di coca (e ci voleva tanto! non serviva tirare in ballo la democrazia!).

4 comments:

Alain said...

Boicottare boicottare boicottare!!
http://tmcrew.revolt.org/killamulti/cocacola/index.html

Anonymous said...

Spero almeno che a forza di bere coca cola gli si sfondino le pareti dello stomaco... In particolare mentre tiene una conferenza in India per giustificare il prosciugamento delle falde acquifere.

Unknown said...
This comment has been removed by the author.
Glò said...

@ Alain: appunto!

@klochov: si dice che la coca-cola sia corrosiva... ghe spero!