Friday, 20 June 2008

Giornata mondiale del rifugiato

Nel 2007 il numero di rifugiati è salito a 67 milioni di persone. Lo afferma il rapporto annuale Global Trends 2007 pubblicato qualche giorno fa dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati(Acnur/Unhcr), in vista dell'odierna giornata mondiale del rifugiato.
16 milioni di loro sono persone che scappano da un conflitto o da persecuzioni politiche, il 15,15% in più rispetto al 2006, mentre gli altri 51 milioni sono ‘sfollati, anche interni al proprio paese. Aumentano anche i richiedenti asilo: 647.200 domande nel 2007, un record.
I dati, per il secondo anno consecutivo, sono in crescita, un trend che segue un periodo in cui invece i numeri erano in calo. A determinare l’incremento del numero di persone in fuga dalla propria terra influiscono molto la situazione di Iraq e Afghanistan. Aumentato, del 6,5%, anche il numero degli “sfollati” a causa di violenze di vario genere: oltre 26 milioni nel 2007. Dopo la Colombia e l’Iraq, la nazioni col maggior numero di sfollati sono la Repubblica Democratica del Congo, l’Uganda e la Somalia.
Quest’anno la giornata del Rifugiato è dedicata al tema della protezione, intesa sia come difesa del diritto d'asilo che come riparo ed aiuto umanitario.
Un intento che sembra sfidare la tendenza politica attuale, dopo l’approvazione della nuova direttiva rimpatri da parte del parlamento Europeo, che di fatto colpisce anche i candidati all’asilo e nega loro la tutela adeguata, perché li considera stranieri irregolari. Le agenzie Onu e le Ong che si occupano di rifugiati chiedono da anni che l’Europa si doti di una legge comune per la gestione e la tutela dei richiedenti asilo. Una richiesta rimasta inascoltata per lungo tempo, e che cominica ora un lungo percorso: la Commissione Europea ha presentato prorpio questa settimana un piano europeao per una politica sull'asilo.
“La responsabilita’ di garantire asilo politico ricade in modo sproporzionato sui paesi in via di sviluppo che, nonostante le loro risorse limitate, sostengono l’onere di ospitare un grande numero di rifugiati” è stato il messaggio lanciato oggi dal Segretario Generale dell’Onu, Ban Ki-moon, che ha invocato una maggiore solidarietà internazionale per ripartire l’onere della protezione e soprattutto per affrontare cause e conseguenze dei flussi di migrazioni e di profughi, per poter garantire “ai rifugiati la tutela che meritano per aiutarli a tornare un giorno a casa in sicurezza e dignità”. Un obiettivo ancora lontano: secondo Laura Boldrini, Alto Commissario Onu per i rifugiati, sarebbero meno della metà, solo 32 milioni, i profughi che ricevono attualmente assistenza.

Fonte: nigrizia.it

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