Wednesday, 17 October 2007

Guillaume Soro tra Sviluppo e Democrazia



Guillaume Soro sogna un’Africa dal domani "solidale e capace del proprio sviluppo"

CÔTE D'IVOIRE - 16 ottobre 2007 - APANEWS

Il Primo ministro ivoiriano, Guillaume Soro, ha espresso martedí sera, alla fine della chiusura del colloquio internazionale su “La democrazia e lo sviluppo in Africa”, il suo augurio di vivere in una “futura Africa solidale e in grado di definire la propria sorte, il proprio destino.”

Soro, che é arrivato lo stesso giorno a Ouagadougou per assistere alla cerimonia di chiusura di questo colloquio aperto lo scorso 14 ottobre, si è pronunciato sul tema del incontro che trova “importante e gradita per la Costa d’Avorio”:

« Vorrei vedere questa Africa solidale un domani, capace di realizzare il proprio sviluppo ».

Per lui, gli Ivoiriani hanno potuto risolvere le loro differenze da sé e hanno voluto mostrare con ció che gli africani sono « maturi e possono prendersi carico dei propri problemi ».

« Penso che é una delle lezioni che dal colloquio è stata tratta », ha aggiunto.

Il suo compatriota Pascal Affi N'Guessan, presidente del Fronte popolare ivoiriano (partito al potere) e presente a questo incontro dall’apertura, ha affermato che, a parer suo, la democrazia per uno sviluppo economico e sociale dei paesi, è la lezione da ricordare dal colloquio.

« L'istituzionalizzazione di questo incontro sarebbe un mezzo di rendere perenne e dunque di arricchimento della democrazia in Africa » ha dichiarato l’ex primo ministro ivoriano.

François Loncle, deputato all’Assemblea francese, nuovo presidente del gruppo di amicizia Francia-Burkina Faso al Parlamento francese stima che i problemi dell’Africa non sono insormontabili e si incontrano ovunque.

« In Francia siamo in una fase di riflessione sulla politica dell’Africa che l’Europa e la Francia devono eseguire con rispetto e con l’idea di non dare lezioni agli altri, come é stato ancora fatto recentemente, e di concorrere attraverso le organizzazioni internazionaliste, la cooperazione bilaterale e multilaterale, allo sviluppo dell’Africa che ha le risorse e i mezzi e un potenziale umano straordinario », ha detto Loncle.

Ha pure aggiunto che l’Europa e la Francia sono mobilizzate per dei compiti che vanno a concorrere per sviluppo e il progresso in Africa.

Seydou Sy Sall, membro della delegazione Senegalese, riconosce che l’impegno dei paesi africani nel processo della democrazia ha subito uno scacco « perché la crescita, lo sviluppo sociale di alcuni settori non hanno seguito ».

Propone che lo sviluppo del continente sia oramai sempre impegnato ad essere duraturo e a tenere conto della democrazia.

« E’ la democrazia che permette la partecipazione dell’insieme della societá , compresi i giovani e le donne, al processo di presa di decisioni. E’ la democrazia che permette pure di garantire la stabilitá e la pace senza le quali alcuna azione di sviluppo puó realizzarsi nei tempi » segnala Sy Sall .

I partecipanti hanno raccomandato l'istituzionalizzazione di un tale incontro.

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