Guillaume Soro sogna un’Africa dal domani "solidale e capace del proprio sviluppo"
CÔTE D'IVOIRE - 16 ottobre 2007 - APANEWS
Il Primo ministro ivoiriano, Guillaume Soro, ha espresso martedí sera, alla fine della chiusura del colloquio internazionale su “La democrazia e lo sviluppo in Africa”, il suo augurio di vivere in una “futura Africa solidale e in grado di definire la propria sorte, il proprio destino.”
Soro, che é arrivato lo stesso giorno a Ouagadougou per assistere alla cerimonia di chiusura di questo colloquio aperto lo scorso 14 ottobre, si è pronunciato sul tema del incontro che trova “importante e gradita per la Costa d’Avorio”:
« Vorrei vedere questa Africa solidale un domani, capace di realizzare il proprio sviluppo ».
Per lui, gli Ivoiriani hanno potuto risolvere le loro differenze da sé e hanno voluto mostrare con ció che gli africani sono « maturi e possono prendersi carico dei propri problemi ».
« Penso che é una delle lezioni che dal colloquio è stata tratta », ha aggiunto.
Il suo compatriota Pascal Affi N'Guessan, presidente del Fronte popolare ivoiriano (partito al potere) e presente a questo incontro dall’apertura, ha affermato che, a parer suo, la democrazia per uno sviluppo economico e sociale dei paesi, è la lezione da ricordare dal colloquio.
« L'istituzionalizzazione di questo incontro sarebbe un mezzo di rendere perenne e dunque di arricchimento della democrazia in Africa » ha dichiarato l’ex primo ministro ivoriano.
François Loncle, deputato all’Assemblea francese, nuovo presidente del gruppo di amicizia Francia-Burkina Faso al Parlamento francese stima che i problemi dell’Africa non sono insormontabili e si incontrano ovunque.
« In Francia siamo in una fase di riflessione sulla politica dell’Africa che l’Europa e la Francia devono eseguire con rispetto e con l’idea di non dare lezioni agli altri, come é stato ancora fatto recentemente, e di concorrere attraverso le organizzazioni internazionaliste, la cooperazione bilaterale e multilaterale, allo sviluppo dell’Africa che ha le risorse e i mezzi e un potenziale umano straordinario », ha detto Loncle.
Ha pure aggiunto che l’Europa e la Francia sono mobilizzate per dei compiti che vanno a concorrere per sviluppo e il progresso in Africa.
Seydou Sy Sall, membro della delegazione Senegalese, riconosce che l’impegno dei paesi africani nel processo della democrazia ha subito uno scacco « perché la crescita, lo sviluppo sociale di alcuni settori non hanno seguito ».
Propone che lo sviluppo del continente sia oramai sempre impegnato ad essere duraturo e a tenere conto della democrazia.
« E’ la democrazia che permette la partecipazione dell’insieme della societá , compresi i giovani e le donne, al processo di presa di decisioni. E’ la democrazia che permette pure di garantire la stabilitá e la pace senza le quali alcuna azione di sviluppo puó realizzarsi nei tempi » segnala Sy Sall .
I partecipanti hanno raccomandato l'istituzionalizzazione di un tale incontro.