paesi che hanno recentemente utilizzato bambini soldato
Fonte: Amnesty International
All’incontro hanno preso parte alcune nazioni colpite dal fenomeno ed i Paesi donatori, per rafforzare la volontà politica di contrastare un fenomeno di grandi dimensioni. Secondo l’Unicef sono circa 250.000 i piccoli coinvolti nei conflitti armati in tutto il mondo, sono utilizzati come spie, facchini, cuochi, e combattenti, le bambine in particolare sono costrette a subire violenze sessuali.
Il Consesso si è concluso con l’approvazione di una serie di principi, definiti “Principi di Parigi”, una serie dettagliata di linee guida per la protezione dei piccoli, fra cui la lotta all’impunità dei capi degli eserciti.
Inoltre è stata sottolineata l’esigenza di attuare programmi sociali efficaci che affrontino le cause del fenomeno. C’è l’assoluta necessità di accompagnare la lotta all’arruolamento a misure di sostegno a questi minori, a cui l’infanzia è stata violata.
Fra i partecipanti all’incontro sono da menzionare ben dieci Paesi che l’ONU ha inserito nella lista nera di quelli colpiti dal fenomeno: Sudan, Ciad, Somalia, Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Colombia e Sri Lanka.
Fra gli assenti gli Stati Uniti, che in violazione del diritto internazionale hanno detenuto a Guantanamo adolescenti catturati in Afghanistan, che consentono nelle proprie forze armate l’arruolamento di minori di 18 anni e che fanno la guerra al Tribunale Penale Internazionale che sarà chiamato a giudicare anche arruolatori ed utilizzatori di bambini soldato.
Fonte: nigrizia.it, Luciano Bertozzi
Fonte: nigrizia.it, Luciano Bertozzi
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