Wednesday, 13 June 2007
Saturday, 9 June 2007
Nigeria: negata la liberazione di un leader del MEND
Foto: AFP. La Corte Suprema ha deciso che Dokubo Asari (a sinistra), è troppo pericoloso per essere rimesso in libertà. Il MEND ne aveva richiesto la scarcerazione.
Fonte: www.rfi.frG8 e Sudan
Heiligendamm (Germania), 8 giu. - Il G8 ha minacciato di imporre sanzioni al Sudan se Khartoum continuera' a opporsi al dispiegamento di una forza di peacekeeping Onu-Unione africana in Darfur. "Restiamo profondamente impegnati per risolvere la crisi in Darfur - si legge nella dichiarazione finale dei leader degli Otto - se il governo sudanese o i movimenti ribelli continueranno a non rispettare i loro obblighi, sosterremo azioni appropriate da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu".
La settimana scorsa gli Usa avevano gia' avvertito che avrebbero chiesto sanzioni internazionali contro il Sudan se il presidente Omar al-Bashir non dara' il via libera alla forza 'ibrida' di 20mila uomini. Anche il segretario generale dell'Onu, Ban Ki- Moon, presente a Heiligendamm, ha sollecitato una pronta approvazione all'invio della forza: "Spero che questa proposta sara' accettata, la comunita' internazionale ha aspettato troppo e il popolo del Darfur ha sofferto troppo e per troppo tempo", ha dichiarato Ban.
Friday, 18 May 2007
Madagascar: espulso gesuita
Raffaello Zordan Non sono bastati trentatre anni di impegno pastorale e sociale. E non è bastato l’intervento presso il governo dell’ambasciata di Francia e della Nunziatura di Antananarivo. Sabato 12 maggio, il gesuita francese Sylvain Urfer è stato espulso dal Madagascar, dopo essere stato convocato venerdì al ministero dell’interno, dove si è visto sospendere il visto di soggiorno e gli sono state concesse appena 48 ore per lasciare il paese. Le ragioni dell’espulsione non sono state rese note. Sylvain Urfer ha lasciato il Madagascar alle 0.50 di sabato con volo Air France alla volta di Parigi. Ad amici e conoscenti, comprese molte autorità ecclesiastiche, la polizia ha impedito di salutare il gesuita all’interno dell’aeroporto internazionale di Ivato. Padre Urfer, laurea all’Istituto di studi politici di Parigi, è un intellettuale che non ha mai lesinato critiche ai responsabili politici malgasci ed è sempre stato scettico sull’effettiva volontà di cambiamento del presidente-imprenditore Marc Ravalomanana, al potere dal 2002 e riconfermato nel dicembre 2006. All’inizio della sua missione, padre Urfer insegna nei grandi collegi di Antananarivo: Saint Michel e Saint Antoine. Dal 1980 al 2005 è parroco d’Anosibe, uno dei quartieri più poveri della capitale, e per il suo impegno per lo sviluppo viene soprannominato “il sacerdote dei poveri”. Nel 1989 fonda il Centro studi Fede e Giustizia e pubblica diversi libri sulla situazione del Madagascar. È anche membro attivo dell’Osservatorio sulla vita pubblica (Sefafi), che elabora e rende noti regolarmente dei rapporti sulla situazione politica, economica e sociale del paese. L’arcivescovo di Antananarivo, mons. Odon Razanakolona, che ha saputo dell’espulsione dal responsabile dei gesuiti del Madagascar, ha manifestato la sua sorpresa e ha ringraziato padre Urfer per il lavoro svolto in tanti anni. La chiesa cattolica, che ha avuto una parte non piccola nell’ascesa di Marc Ravalomana alla presidenza della repubblica, ha preso di recente le distanze dal governo in merito al referendum costituzionale del 4 aprile scorso, che Ravalomanana ha fortemente voluto e che ha visto prevalere i “sì”. Il referendum – secondo la chiesa preparato in fretta e furia, senza che i malgasci siano stati correttamente informati: il nuovo testo è stato reso noto una ventina di giorni prima del voto – ha avuto una bassa partecipazione (40% secondo il governo 20% secondo l’opposizione) e ha introdotto modifiche sostanziali alla costituzione: abolizione delle province autonome e istituzione delle regioni; maggior poter alle comunità locali; maggior potere al presidente; abolizione della “laicità dello stato”. Fonte: http://www.nigrizia.it |
Guinea conakry: soldati armati marciano per le strade della capitale
Il presidente della Guinea, Lansana Conté, ha accettato di incontrare i soldati ammutinati sabato, secondo fonti informative nazionali.
Fonti riferiscono inoltre che i soldati marciarono vicino alla residenza presidenziale nella capitale venerdì pomeriggio, sparando in aria.
Sempre venerdì il portavoce del governo ha annunciato che alcune richieste militari - promozioni, salari e pensioni - sarebbero state accettate. Gli altri due principali argomenti, le dimissioni dei generali e il pagamento degli arretrati degli ultimi nove anni, devono ancora essere risolti.
Sudafrica: campagna per diminuire gli sprechi d'acqua
Somalia: condannati gli attacchi contro le forze di peace-keeping
Il rappresentante delle Nazioni Unite in Somalia, François Lonsény Fall, ha duramente condannato l'attacco, richiamando il suo apprezzamento per l'opera dell'Unione Africana nel Paese.
Thursday, 10 May 2007
Camerun: Nuovi scontri tra due villaggi Bui e Boyo

Le versioni sulle cause del conflitto sono contraddittorie: sembra che la causa sia la distruzione di alcuni ettari di nuove semine di cereali nel villaggio di Mbessa, durante la quale le donne ed i bambini del villaggio hanno dovuto rifugiarsi nella locale missione cattolica.
La Commissione Tecnica Provinciale che dovrebbe occuparsi di sedare la disputa ha ultimamente deciso di ridefinire i confini coloniali dei due villaggi e chiesto alle rispettive comunità di contribuire finanziariamente al progetto.
Monday, 7 May 2007
Farmaci antimalaria
Thursday, 3 May 2007
Elezioni presidenziali in Mali

Touré è al potere dal maggio 2002 e il suo governo rappresenta tutti i partiti del paese. Egli non rappresenta alcun partito in particolare.