Monday, 27 July 2009

DDL Sicurezza

Sono colpita dallo scarsissimo dibattito ed indignazione che sta suscitando il disegno di legge sicurezza, passato anche al Senato il 2 luglio e poi promulgato da Napolitano, seppur con qualche perplessità.Si accetta una legge che è un pout pourri (si va dai graffittari, all' "accordo di integrazione", alla tassa sul permesso di soggiorno o alla tassa di cittadinanza) di un sacco di misure, che poco hanno a che vedere con (e men che meno garantiscono) la sicurezza di chicchessia.

La sicurezza è diventata il grimaldello che ha permesso al Governo di far approvare, dal maggio 2008, tre misure legislative inaccettabili ed inique di essere "approvate" dal Parlamento.

L'argomento che davvero mai si affronta è che quest'ultimo provvedimento, su cui il Governo ha posto l'ennesima fiducia, è che contribuirà ad aumentare l'insicurezza dei lavoratori migranti sprovvisti di documenti e permetterà ai datori di lavoro di tenerli nelle attuali condizioni di sfruttamento. La loro debolezza, già istituzionalmente sancita, è ora consolidata, perché chiunque potrà dire loro che sono dei criminali per il fatto di essere sprovvisti di documenti.Nel momento in cui una persona, per il solo fatto di essere in uno Stato e non di fare qualcosa, commette reato, quello è uno Stato a mio avviso barbaro ed incivile. A quello che ha detto Maroni, che la legge non ha effetto retroattivo e quindi su queste basi, chi è già in Italia non verrebbe colpito, ha ben risposto l'avv. Trucco dell'ASGI. La legge infatti definisce reato sia l'ingresso che il soggiorno in Italia (è scritto in modo decisamente esplicito) e quindi finisce per colpire anche chi è già in Italia.Si lede il diritto di riconoscere i propri figli e di sposarsi per le persone sprovviste di titolo di soggiorno ed in questo vi è una violazione della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo, nonché della Dichiarazione dei Diritti Umani (che all'art. 16 sancisce il diritto al matrimonio).

Che poi si cerchi di mettere una pezza con la SANATORIA (chiamiamola col suo nome) per le badanti, è forse quasi peggio.Da un lato si escludono tutti coloro che fanno altri lavori, commettendo una vera e propria iniquità, dall'altro si chiedono ben 500 € per la regolarizzazione, il che finisce per escludere le persone che sono già in difficoltà economiche.Terzo, per dimostrare la sussistenza del rapporto di lavoro, ci si accontenta di una semplicissima dichiarazione del datore di lavoro e del lavoratore (c'è da dire che se la dichiarazione è mendace, è previsto il carcere).Quarto e non ultimo per importanza, si finisce per consolidare nei migranti l'idea che in Italia non vi siano regole ferree e che "tanto prima o poi arrivi una sanatoria".Prima rispediamo una nave in Libia, tra cui vi erano molto probabilmente richiedenti asilo, infrangendo platealmente la Convenzione di Ginevra, e poi apriamo la porta a chiunque abbia 500 € e il coraggio di fare una dichiarazione falsa...


Approfondimenti:
  • Stranieri in Italia: testo ddl sicurezza approvato e pubblicato il Gazzetta Ufficiale il 24 luglio 2009
  • Caritas: tutte le modifiche legislative del Governo cadute sotto l'etichetta "sicurezza" a partire da maggio 2008.
  • Le principali novità per l'immigrazione contenute nel DDL sicurezza di prossima attuazione sono chiarite da Nicola Grigion su Melting Pot.
  • Fortunatamente qualcosa si muove.. ad esempio vedi Pacchetto insicurezza, noi disobbediamo!
  • testo della regolarizzazione per colf e badanti