Saturday 10 May 2008

Ultimatum al leder dei ribelli burundese

Tanzania e Uganda si propongono come mediatori della crisi in Burundi, imponendo al leader ribelle un ultimatum oper rientrare nel paese. Ma a bloccare le trattative per la pace è la richiesta insoddisfatta dell’immunità.

Entro il 15 maggio, Agathon Rwasa, capo dei ribelli delle Forze nazionali di liberazione, deve rientrare in Burundi.
Lo hanno deciso insieme i ministri degli esteri di Tanzania ed Uganda, al termine di un meeting di 5 giorni ad Arusha in Tanzania, organizzato proprio per trovare una soluzione alla crisi in Burundi. Dal febbraio Agathon Rwasa si è rifugiato a Dar es-Salaam con i suoi comandanti più vicini. Dopo un periodo di relativa calma, nelle ultime settimane in Burundi gli attacchi dei suoi ribelli si sono intensificati, e i paesi della regioni, chiamati dall’Unione africana a mediare il rapporto tra le Fln (ultimo gruppo ribelle attivo in Burundi) e il presidente Pierre Nkurunziza.
La Tanzania ha minacciato di ricorrere all’esercito se Rwasa non dovesse rispettare l’ultimatum ; il leader ribelle si è detto pronto a rientrara in Burundi, ma ha chiesto garanzie sull’immunità, una richiesta che il governo di Bujumbura avrebbe accettato da tempo, ma non avrebbe mai concretizzato le misure per realizzarla.
La posizione dei ribelli appare però sempre più difficile: da mesi ormai si registrano continue diserzioni tra i ribelli, l’ultimo episodio qualche giorno fa, quando 14 guerriglieri si sono arresi all’esercito regolare.
A dimostrazione della debolezza delle Fnl anche un altro episodio: il 25 aprile scorso i guerriglieri hanno liberato 232 bambini soldato, sequestrati per essere arruolati tra le fila dei ribelli, e che oggi hanno trai 15 e i 20 anni. Il rilascio è avvenuto al termine di 8 mesi di negoziati tra ribelli, governo, società civile e agenzie dell’Onu. Dal 2004 sono ormai 3000 i bambini liberati e, quando possibile, reinseriti nelle loro famiglia, ma, pur rallegrandosi per la notizia, l’Unicef ha ricordato ce ci sono ancora almeno 500 bambini costretti a combattere con le Fnl.
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Articolo completo: nigrizia

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