Thursday 6 September 2007

Compaoré giudica imperativo rispettare il calendario

Costa d’Avorio, 4 settembre 2007

Il presidente burkinabese Blaise Compaoré, mediatore della crisi della Costa d’Avorio, ha giudicato martedí a Ouagadougou (capitale del Burkina Faso) “imperativo” il rispetto del calendario stabilito per “l’organizzazione di elezioni credibili” in Costa d’Avorio.

« I progressi innegabili realizzati per un’uscita dalla crisi devono essere consolidati quotidianamente e necessitano di un conseguente accompagnamento », ha dichiarato Compaoré, presidente del Comitato di valutazione e accompagnamento dell’accordo di Ouagadougou.

« Diventa imperativo mantenere una veglia costante sugli impegni presi e seguire il cronogramma stabilito al fine di raggiungere l’organizzazione di elezioni credibili », ha proseguito il mediatore della crisi della Costa d’Avorio all’apertura di una riunione di valutazione sul seguito dell’accordo.

Il calendario di applicazione di questo accordo inter-ivoiriano firmato il 4 marzo nella capitale burkinabese, prevedeva di concludere il processo di pace in 10 mesi, con le elezioni in dicembre prossimo, ma da allora ha accumulato ritardi.

Il 12 giugno, M. Compaoré aveva stimato che le elezioni generali, uno dei principali punti del processo di pace, costantemente respinte dalla fine del 2005, potrebbero avere luogo il primo trimestre dell’anno 2008.

M. Soro, capo della ribellione delle “ Forces Nouvelles ” nominato Primo ministro in marzo, è arrivato nella capitale burkinabese a metá pomeriggio per incontrare il presidente Compaoré.

La riunione del Comitato di valutazione, che deve prendere nella serata, era sospesa durante il tempo della visita, ha costatato un giornalista dell’AFP.

L’altro principale firmatario dell’accordo, il presidente Laurent Gbagbo, era rappresentato a Ouagadougou da dei delegati.

Secondo M. Compaoré, “ “les audiences foraines”, il ridispiegamento di sotto-prefetti, la sicurezza del Primo ministro, il servizio civico e i gradi militari” saranno i principali temi evocati martedì dagli attori della crisi “Ivoiriana”.

L’accordo di Ouagadougou ha posto le premesse per un inizio di normalizzazione della sitazione della Costa d’Avorio, con, come sappiamo, l’eliminazione della “zone de confiance” sotto il controllo internazionale che separava il nord dal sud, e un inizio di ridispiegamento dell’amministrazione nazionale nel nord.

Non è, tuttavia, ancora permesso partire con le operazioni di identificazione della popolazione e di disarmo.

Il processo di pace ivoiriano mira a riunificare un paese diviso in due dal settembre 2002 tra nord, controllato dalle FN, e sud rimasto sotto l’autoritá del presidente Gbagbo. Le due fazioni hanno smesso di affrontarsi militarmente alla fine del 2004.

Fonte: jeuneafrique.com

Posted by Alain

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