Wednesday 2 July 2008

Zimbabwe

Dopo che Mugabe ha vinto il ballottaggio contro se stesso, poiché lo sfidante Tsvangirai si era precedentemente ritirato, oggi, al vertice dell'Unione Africana, lo stesso Tsvangirai ha negato la sua disponibilità ad entrare a far parte di un governo di unità nazionale (bbc). Il leader del Movimento per il Cambiamento Democratico ha rifiutato sostenendo che pretendeva che prima fosse dichiarata illegitttima la tornata elettorale del 27 giugno. I Paesi occidentali intanto proclamano che verranno prese misure contro Mugabe e i leader africani, nel summit egiziano, gli hanno chiaramente voltato le spalle, Thabo Mbeki compreso, anche se non è chiaro con quali concrete conseguenze.
Nel frattempo il Sudafrica deporta 500 rifugiati al confine con lo Zimbabwe, cosa che considerato il clima di terrore e violenza nel Paese è inaccettabile e contraria al diritto internazionale, che riconosce diritti specifici per i rifugiati ed i richiedenti asilo ed è anche contro le leggi sudafricane, come ricorda il portavoce di Medici senza Frontiere (vita.it).
In questo momento, che sembra il più basso della storia dello Zimbabwe da quel 18 aprile del 1980, giorno dell'indipendenza dalla Gran Bretagna, mi sembra giusto ricordare ciò che è riuscito a fare in passato questo Paese
con le parole e la musica di Bob, ricordare come è riuscito a rialzarsi, nella speranza che ciò possa avvenire di nuovo.

2 comments:

Anonymous said...

Già che ci siamo, a proposito di Vaticano ti lascio questo...

Glò said...

Fantastico!