Monday 3 March 2008

Sudan: Centinaia di migliaia di bambini in Darfur non vanno a scuola


Nairobi "La metà di tutti i bambini della regione del Darfur, circa 650.000, non riceve una formazione scolastica, malgrado gli sforzi delle varie organizzazioni per fornire l'istruzione negli accampamenti e nelle città in tutta la regione (sudanese) occidentale". [..]

"L'istruzione è la base per avere società economicamente sostenibili e più pacifiche. Ma la comunità internazionale è stata restia a costituire e finanziare la scuola in situazioni di conflitto", ha dichiarato Charles MacCormack, presidente di Save the Children - Stati Uniti il 27 febbraio, aggiungendo: "Questa è pura miopia". Solo in Darfur ci sono 200.000 bambini in età scolare ogni anno, di cui 22.440 sono stati assistiti da Save the Children in 42 scuole negli accampamenti e nelle città.
"Non possiamo permetterci di aspettare, per iniziare a programmare l'istruzione che cessi la violenza e le famiglie possano tornare a casa", ha detto MacCormack. "Che cosa sarebbe dei bambini, il cui tempo di imparare è questo?"

Invitando le nazioni donatrici a fornire più assistenza per l'istruzione nelle zone di conflitto, la ONG ha detto chiaramente che gli attuali livelli di sostegno non sono riusciti a soddisfare tutte le esigenze.
Nel Darfur, Save the Children ha aperto nuove scuole per migliaia di bambini, molti dei quali non l'hanno potuta frequentare per anni.
Da ottobre 2005 ha supervisionato il ripristino o la costruzione di 250 aule, 35 uffici e 231 latrine. Inoltre è essenziale che ci sia la distribuzione di
materiali DIDATTICI, soprattutto quaderni, matite, gomme, lavagne, gesso, scrivanie, sedie e altro materiale didattico di vitale importanza. Ed occorre anche sviluppare programmi di formazione per genitori e insegnanti su una serie di argomenti, tra cui la scuola elementare di
gestione e di leadership, la protezione dei bambini, la preparazione alle emergenze e il valore dell'istruzione.

L'istruzione è fondamentale per proteggere i bambini durante i conflitti e nella ricostruzione delle nazioni. Si tratta di una necessità vitale per alleviare la povertà e ridurre i rischi di conflitto perpetuo, aiutando a gettare le basi per la crescita personale, lo sviluppo economico e la stabilità politica.

Tuttavia, nel Darfur ed in altre zone di conflitto l'istruzione è spesso una delle prime vittime. Si chiudono le scuole e gli insegnanti fuggono o sono assunti nel contesto militare; e nelle zone più critiche, la scuola perde il finanziamento. Questo mette a rischio i bambini, rendendoli obiettivi più facili di reclutamento come bambini-soldato, di sfruttamento come manodopera a basso costo e di altri abusi.

Fonte. Nota stampa Save the Children del 28.02.2008, sulla base della traduzione di Giulia Fresca, Italian Blogs For Darfur

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